Ormai quotidianamente sentiamo parlare di sostenibilità: alimentazione sostenibile, agricoltura sostenibile, turismo sostenibile, economia sostenibile… ecc. Da qualche anno a questa parte è entrato nell’uso comune anche il termine architettura sostenibile. Ma cosa si intende esattamente? È quasi scontato dire che questa espressione significa una struttura architettonica che limita il più possibile l’impatto sull’ambiente.

Ma vediamo più nel dettaglio com’è possibile realizzare una struttura ecosostenibile.

I materiali

I primi elementi da considerare e da scegliere con accuratezza sono i materiali da usare nella costruzione: utilizzare dei materiali naturali e privi di emissioni aiuta a preservare l’ambiente ma anche la nostra salute.

Biocasa_82 è l’edificio più sostenibile d’Italia. Realizzata dal general contract veneto Welldom a Crocetta del Montello, in provincia di Treviso, la Biocasa_82 è costruita al 99% con materiali riciclabili, è capace di riutilizzare il 100% dell’acqua piovana ed è completamente autosufficiente sotto il profilo energetico. Credits to: idealista.it

 

La ricerca e la scelta di materiali naturali, però, non deve limitarsi solo alla loro tipologia, ma vanno considerati più fattori: per esempio il luogo da cui provengono (i materiali locali, infatti, ridurranno notevolmente l’inquinamento e le risorse impiegate nel trasporto) e il metodo di produzione (se scegliamo degli interni in legno, il materiale sostenibile per eccellenza, accertiamoci che provenga da boschi coltivati).

Non solo mattoni…

Quando parliamo di materiali, però, ricordiamo che oltre a quelli utilizzati per la vera e propria costruzione (come i mattoni) comprendiamo anche le rifiniture e gli impianti di illuminazione, riscaldamento, ventilazione. Tutto dovrebbe tendere a energie rinnovabili e risparmio energetico.

Radiatore modello Helyos Evo. Tutti i radiatori prodotti da Radiatori 2000 sono realizzati interamente in alluminio riciclato, a sua volta riciclabile all’infinito, in un’ottica sostenibile: massima efficienza e risparmio energetico.

 

Vogliamo parlare per esempio delle vernici usate in grandi quantità per tinteggiare le pareti?

Sono sempre più diffuse delle vernici ecologiche realizzate esclusivamente con elementi naturali che non sono per nulla nocive, né per noi né per l’ambiente, perché sprovviste totalmente di sostanze volatili (ciliegina sulla torta…? Sono anche economiche!).

Le pitture eco-friendly non producono VOC – ossia composti organici volatili inquinanti – e non provocano allergie o irritazioni a contatto con la pelle. Inoltre hanno il pregio di essere inodori.

 

Parlando di architettura sostenibile non possiamo tralasciare l’importantissimo aspetto estetico della struttura, che deve integrarsi perfettamente al paesaggio circostante e rigenerarsi nel tempo insieme ad esso secondo una logica rinnovabile.

Architettura sostenibile però significa anche recuperare gli edifici già esistenti, intervenendo secondo criteri di efficienza energetica e portando queste strutture ad essere il più possibile accessibili a chiunque senza per forza demolire quelle vecchie.

Progettare abitazioni eco-sostenibili sta diventando un’esigenza sempre più stringente in seguito all’intenso sfruttamento e trasformazione del suolo verificatasi fino ad ora, ma prima ancora del progetto architettonico deve radicarsi nel cittadino del terzo millennio la consapevolezza che uno stile di vita green è ormai fondamentale per migliorare non solo il mondo in cui viviamo, ma anche la propria qualità di vita.

La forza del nostro gruppo FECS è da sempre il recupero e la valorizzazione dell’alluminio da rottame. La capacità industriale di recuperare l’alluminio consentono di ridurre del 95% le emissioni di CO2 in atmosfera altrimenti necessarie per la produzione di questa materia prima. I numeri parlano da sé!