VOGLIA DI NOVITA’, VOGLIA DI CAMBIAMENTO
SI PARTE DAL BAGNO E NON SI DIMENTICA IL TERMOARREDO.
Lo scorso 28 Giugno si è tenuto a Palazzo Mezzanotte, Milano il terzo convegno PAMBIANCO sul design.
Un momento di riflessione sul settore arredamento e design, un interessante spunto di confronto fra aziende leader di settore ed esperti consulenti per capire tutti insieme dove il mercato potrebbe andare e come si possono affrontare le sfide future.
In breve, i trend di settore si mostrano positivi con un +5% e una produzione del settore arredo/arredobagno divisa tra CINA, EUROPA e USA in cui vediamo il nostro Paese inserirsi come 3° produttore mondiale di arredamento e complementi d’arredo.
Il settore dell’edilizia non vede ancora una luce brillante, ma gli italiani hanno voglia di cambiare, voglia di novità e frizzantezza: secondo uno studio condotto da Houzz il 61% delle attività inerenti alla casa riguarda la decorazione e l’arredamento d’interni subito seguita dalle spese di ristrutturazione.
In Italia mediamente un ammontare pari a 43.000 Euro per nucleo famigliare è destinato alla trasformazione al passaggio dal vecchio al nuovo, al rinnovamento: ma da dove si parte? Quale luogo per la maggior parte dei casi non soddisfa le esigenze e le aspettative o semplicemente deve essere rinnovato più spesso.
Il via parte dal bagno a cui gli italiani dedicano circa 6.000 Euro per famiglia (budget di gran lunga sopra le aspettative se si pensa che per la cucina se ne destina una cifra più o meno simile).
Solitamente ultimo ambiente progettato e valorizzato durante un primo impianto, ma che con il passare del tempo diventa stanza fondamentale per le abitudini quotidiane e luogo di relax e cura del proprio corpo. Così deterioramento e usura di sanitari, arredi o termoarredi lasciano spazio di manovra ad un rinnovamento della stanza stessa.
La priorità (63% di chi decide di avviare una ristrutturazione) rimane sempre “migliorare il look, l’atmosfera e l’aspetto” della stanza in considerazione.
Migliorare il proprio bagno cambiando sanitari e complementi è facile: basta un cambio della rubinetteria, la sostituzione della vasca o del lavabo, una diversa finitura del pavimento; ma cosa succede pensiamo a tutto tranne che ai termoarredi, se spendiamo e rifacciamo il look al nostro bagno ma poi il calorifero a parete o sottofinestra è vecchio, sporco, perde e non in linea con l’ambiente stesso? Questo non fa atmosfera, anzi la distrugge e vanifica tutto il resto.
Sempre più il termoarredo diventa un vero e proprio oggetto d’arredo, gli ultimi trend di produzione fondono performance e design. E allora, i normali scaldasalviette in acciaio che si sono trovati installati, che con il passare del tempo si arrugginiscono, i termoarredi elettrici che poi perdono, possono essere cambiati al fine di avere un oggetto più moderno e che meglio si sposi con le finiture scelte.
Oggi il riscaldamento è design.
Il termoarredo installato nel proprio bagno non è più sinonimo di mero scaldasalviette bianco anonimo, ma può essere sostituito con un prodotto esteticamente bello, efficiente, dalla massima resa termica e dalla durata infinita.
E allora, se in media spendiamo per ristrutturare la stanza da bagno, pensiamo anche ai nostri termoarredi. Pensiamo a concludere in bellezza la ristrutturazione con il tocco decisivo.
Indeciso? Senza idee? Il portale Houzz può regalarvi ispirazioni nuove e diverse per l’ambiente bagno, provate ad immaginarvi un termoarredo non banale con i prodotti Ridea installati nel vostro nuovo bagno per un’atmosfera unica.